Lo Sviluppo rurale in Italia e la prospettiva europea nelle misure del PSRN
La rosa delle misure del Programma di Sviluppo Rurale Nazionale, comprende diverse tipologie di sostegno per rispondere alle necessità del settore agricolo sotto molteplici aspetti, dalla sostenibilità ambientale, a quella sociale ed economica. In questo senso, lavorare su tematiche prettamente settoriali come il benessere animale, l’uso efficiente delle risorse irrigue e la gestione dei rischi in agricoltura è un ottimo strumento per il conseguimento degli standard ambientali fissati dall’Unione europea per la nuova Pac.
Oltre ad essere profondamente attuali, le misure sono da intendere come un percorso di sviluppo che favorisce la crescita del territorio, perché capace di migliorare la competitività, offrendo strumenti per affrontare il futuro delle zone rurali in ottica di opportunità.
Per rispondere ai fabbisogni selezionati nel contesto del Programma, sono stati fissati 3 obiettivi strategici specifici, che declinano e contribuiscono alle priorità e alle Focus Area dell’Unione in materia di sviluppo rurale. Tra questi obiettivi troviamo l’impegno alla diffusione e promozione dell’uso di strumenti di gestione del rischio in agricoltura, al cui raggiungimento concorre la Misura 17 con le sue tre Sottomisure quali la 17.1, ossia le assicurazioni per il raccolto, gli animali e le piante, la 17.2 relativa ai fondi di mutualizzazione e la Sottomisura 17.3 inerente lo strumento di stabilizzazione dei redditi e ad oggi si registrano più di 100.000 aziende che partecipano a regimi di gestione del rischio.
Altro obiettivo del Programma è migliorare l’uso efficiente della risorsa idrica incentivando la ristrutturazione, l’ammodernamento e l’efficientamento degli impianti al fine di contribuire alla sostenibilità della produzione agricola favorendo interventi di mitigazione e di adattamento al cambiamento climatico. Tale obiettivo è perseguito con la Sottomisura 4.3 che, ad oggi, evidenzia il coinvolgimento di più di 395.000 ettari di terreni ad un passaggio a sistemi di irrigazione più efficienti.
Infine, tra gli obiettivi del Programma troviamo il miglioramento genetico del patrimonio zootecnico e la biodiversità animale, basato sulla cooperazione ed integrazione delle funzioni e competenze delle diverse figure ed enti coinvolti al fine di conservare, caratterizzare e valorizzare il patrimonio genetico animale di interesse zootecnico presente nella nostra penisola. Al raggiungimento di tale obiettivo concorrono le Sottomisure 10.2 e 16.2 e i risultati ad oggi mostrano più di 35 razze bovine italiane interessate dagli interventi promossi dalla Sottomisura 10.2, per le quali sono stati elaborati e pubblicati, a cadenza annuale, indici genetici e schede di caratterizzazione tecnica per le razze a limitata diffusione. Grazie alla Sottomisura 16.2, invece, è stato selezionato il progetto LEO “Livestock Environment Open data – Piattaforma Open data per la Zootecnia”, che ha come obiettivo generale quello di definire protocolli di raccolta dati rilevanti per il benessere animale, sanitari e la sostenibilità economica ed ambientale del comparto e di integrare tutti i dati disponibili in una BD Open Data per un loro utilizzo razionale e consapevole al fine di conservare, valorizzare ed utilizzare la biodiversità del patrimonio zootecnico italiano.
Inoltre, l’estensione del Programma al 2025, a seguito dell’approvazione del Regolamento (UE) 2220/2022, contribuirà ad una transizione agevole verso il nuovo periodo di programmazione, fornendo ulteriore sostegno ai beneficiari in un periodo segnato da crisi di mercato, cambiamenti climatici e fenomeni di dissesto idrogeologico.
Perciò, è quanto mai importante continuare a lavorare per garantire la corretta attuazione dei Programmi di Sviluppo Rurale, per favorire l’utilizzo di Strumenti di Gestione del Rischio volti a contrastare gli effetti negativi dei mercati e dei cambiamenti climatici che influenzano negativamente la produttività agricola; per la realizzazione di infrastrutture irrigue con il fine di migliorare l’uso della risorsa idrica e il risparmio a tutela dell’ambiente; per la caratterizzazione e il miglioramento delle risorse genetiche animali ad interesse zootecnico, compresa la realizzazione di una banca dati per la salvaguardia, il ripristino e il miglioramento del patrimonio zootecnico e della biodiversità animale.
Dott.ssa Simona Angelini
Direttore Generale
Ministero delle politiche, agricole, alimentari e forestali