Già a partire dal Piano irriguo nazionale, il Mipaaf ha assunto un ruolo importante nella programmazione e nel finanziamento di infrastrutture irrigue con lo scopo di incentivare un uso più efficiente della risorsa e rendere il settore agricolo più competitivo e resiliente alla carenza idrica.
Pertanto ha fortemente sostenuto la necessità di una misura nazionale per l’irrigazione nell’ambito del programma di sviluppo rurale nazionale, cofinanziato dall’unione europea tramite il Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (Feasr).
La misura è finalizzata a finanziare progetti che realizzano infrastrutture irrigue capaci di incentivare un uso più efficiente della risorsa idrica migliorando la capacità di accumulo delle acque e la gestione, compreso il monitoraggio degli usi, della risorsa stessa.
La misura contribuisce alle finalità della Direttiva Quadro sulle acque del 2000, in un’ottica volta ad incoraggiare l’utilizzo dell’acqua in maniera sempre più consapevole ed efficiente.
La sottomisura è destinata a enti irrigui che svolgono servizio di irrigazione, in maniera collettiva, a più aziende agricole ad essi associate, per lo più rappresentati da consorzi di bonifica e irrigazione (enti pubblici economici vigilati dalle regioni) e da consorzi di miglioramento fondiario.
Premesso che un progetto può operare anche su più linee d’azione, la maggior parte degli interventi del PSRN prevede investimenti a carico delle infrastrutture esistenti, in particolare:
In sintesi, gli investimenti ad oggi finanziati con il PSRN prevedono la prevalenza degli interventi sulle reti esistenti (1.020 km), rispetto alle nuove realizzazioni (235 km)
In termini di efficientamento delle aree irrigate, significa incidere su di una superficie pari a circa 546.000 ettari, corrispondente al 18% della superficie attrezzata per l’irrigazione
Complessivamente, con il PSRN si otterrà un risparmio idrico di circa 235 milioni di metri cubi.
Tra i vantaggi connessi alla realizzazione degli interventi il principale è sicuramente il raggiungimento di un uso più razionale e controllato della risorsa idrica al fine di garantire un impatto positivo sull’ambiente (maggiori riserve d’acqua e conservazione della biodiversità).
Uno degli aspetti per il monitoraggio di tale beneficio è la determinazione del risparmio idrico. Il risparmio idrico potenziale raggiunto dagli investimenti, infatti, oltre a essere una condizione di ammissibilità, è stato anche un criterio di selezione dei progetti che dovevano obbligatoriamente contente la presentazione di calcoli a dimostrazione dell’effettivo risparmio conseguito.
Oltre ai vantaggi derivanti dal risparmio idrico, gli ulteriori vantaggi ambientali e socio-economici che si auspica di raggiungere con la realizzazione degli interventi sono:
Naturalmente tali vantaggi e benefici sono distribuiti a tutti i livelli, dal consorzio beneficiario al comprensorio agricolo, fino all’intera rete delle imprese e aziende agricole.
Per avere accesso alla sottomisura gli enti interessati hanno risposto a un bando di gara relativo alla tipologia di azione “Investimenti in infrastrutture irrigue”, che prevedeva una serie di tipologie di interventi finanziabili; ogni progetto presentato doveva garantire una soglia minima di risultato in risparmio idrico (15%) da dimostrare. Ogni punto percentuale in più attribuiva punti in premio.
Sono stati presentati progetti finalizzati all’adeguamento, all’ammodernamento, al miglioramento e al recupero dell’efficienza delle infrastrutture esistenti (reti e invasi), e alla realizzazione di nuovi bacini di accumulo, nonché al riutilizzo dei reflui a scopo irriguo.
Un team di esperti del Ministero e di alcune università italiane ha selezionato i progetti più efficaci in termini di risparmio idrico.
A seguito dell’avviso pubblico emanato per la procedura concorsuale del PSRN 2014 – 2022 sono stati presentati progetti finalizzati all’adeguamento, all’ammodernamento, al miglioramento e al recupero dell’efficienza delle infrastrutture esistenti (reti e invasi), e alla realizzazione di nuovi bacini di accumulo, nonché al riutilizzo dei reflui a scopo irriguo.
La procedura di selezione attivata per il PSRN ha suscitato grande partecipazione e intercettato i fabbisogni del settore, andando oltre la capacità di finanziamento del Programma.
Infatti, tale dotazione ha consentito di finanziare inizialmente solo 19 enti beneficiari (15 al Nord per 224,6 milioni di euro e 4 al Centro-Sud per 48,2 milioni di euro), per complessivi 35 progetti (un progetto può perseguire più linee d’azione) immediatamente cantierabili, di importo totale pari a circa 272 milioni di euro, sul totale dei 46 beneficiari risultati idonei al sostegno su 84 domande presentate.
Pertanto, il 20 novembre 2019, il Ministero ha ottenuto dalla Commissione Europea, la modifica del PSRN per lo spostamento di risorse pubbliche pari complessivamente a € 97.000.000,00 in favore della sottomisura 4.3. Con tali risorse è stato possibile scorrere l’intera graduatoria del Bando della misura 4.3 del PSRN con il finanziamento nel 2020 di ulteriori 10 progetti in capo a 9 beneficiari (tutti del Nord), per un totale complessivo di 28 domande per 45 progetti con un importo concesso di oltre 356 milioni di euro.
Così come previsto dall’avviso pubblico e confermato nei decreti di concessione e finanziamento, gli Enti avevano a disposizione un anno di tempo per aggiudicare l’appalto dei lavori, termini che, in alcuni casi, sono stati differiti ex lege (art. 37 decreto legge 8 aprile 2020 n. 23) a causa dell’emergenza Covid 19 che ha rallentato tutte le attività amministrative.
Ad oggi, tutti i 28 beneficiari, tranne uno che ha ricevuto una proroga causa COVID-19, hanno aggiudicato nei tempi previsti e, per 34 dei 35 progetti finanziati con la prima trance le opere sono in corso di realizzazione.
In ogni caso, ogni progetto sovvenzionato sarà soggetto ad un controllo in itinere ed ex-post per la verifica dell’effettivo risultato. Su tutte le fasi sono previsti, inoltre, controlli da parte degli audit di Agea e comunitari.
Come già evidenziato, il numero e la qualità dei progetti presentati e selezionati sono certamente un ottimo risultato in quanto hanno permesso di aumentare il livello di competitività virtuosa da parte dei consorzi.
Per gli interventi in situazione di particolare criticità ambientale verrà anche verificato ex post l’effettivo risparmio idrico conseguito.
Al 28 settembre 2021 risultano erogati 85,2 milioni di euro tra anticipi e pagamenti per avanzamento lavori.
FIGURA: Distribuzione territoriale dei beneficiari del PSRN
Continuando a utilizzare il sito, accetti l'uso dei cookie. Più informazioni
The cookie settings on this website are set to "allow cookies" to give you the best browsing experience possible. If you continue to use this website without changing your cookie settings or you click "Accept" below then you are consenting to this.