Sottomisura 4.3: illustrati a Roma, presso la sala Cavour del Mipaaf, i primi risultati degli investimenti effettuati nel corso degli ultimi otto anni

Sottomisura 4.3: illustrati a Roma, presso la sala Cavour del Mipaaf, i primi risultati degli investimenti effettuati nel corso degli ultimi otto anni

Con la sottomisura 4.3 il Programma contribuirà ad un risparmio idrico di 235 milioni di metri cubi per ogni stagione irrigua.

Martedì 19 luglio a Roma, presso la sala Cavour del Mipaaf e in diretta streaming sulla pagina Facebook del PSRN, si è svolto il workshop “Il contributo del PSRN alle politiche di risparmio idrico – Sottomisura 4.3 investimenti in infrastrutture irrigue”. L’evento, moderato dall’Ing. Stefano Salbitani, è stata preziosa occasione per illustrare i primi risultati ottenuti dalla sottomisura 4.3 del PSRN dopo otto anni di importanti investimenti a sostegno di interventi e opere realizzate sulle infrastrutture irrigue a carattere strategico nazionale per migliorare la capacità di accumulo delle acque, ridurre le perdite delle reti e introdurre innovazioni tecnologiche nella gestione delle risorse idriche, rendendo così più efficiente l’uso dell’acqua con una ricaduta sulla competitività delle produzioni agricole e zootecniche nazionali e delle filiere ad esse collegate.

Ad aprire i lavori la dott.ssa Simona Angelini, Autorità di Gestione PSRN 2014-2022 e Direttore Generale dello Sviluppo Rurale, cui hanno fatto seguito gli interventi tecnici della Dott.ssa Veronica Manganiello e Dott.ssa Raffaella Pergamo del CREA PB, in qualità di Responsabili AC-PSRN 2014-2020, che hanno trattato il PSRN nel quadro della condizionalità ex ante e la Direttiva Quadro acque”; dell’Ing. Marianna Ferrigno del CREA PB, quale Referente banca dati DANIA, specificatamente dedicato al contributo del PSRN all’uso sostenibile dell’acqua e al risparmio idrico, e l’intervento del dott. Giuseppe BLASI, Capo Dipartimento DIPEISR, con un approfondimento sulle diverse opportunità, spesso tra loro sinergiche, in ordine di programmi (primo fra tutti il PNRR), investimenti e risorse.

Il workshop ha poi ospitato i preziosi contributi di 4 consorzi beneficiari della sottomisura 4.3: 

  • Consorzio di Bonifica Romagna Occidentale – Azione E – con l’intervento del Ing. Paola Silvagni (Capo Settore Progettazione) e Ing. Elvio Cangini (Direttore dell’Area Tecnico-Agraria); 
  • Consorzio di Bonifica Ionio Catanzarese – Azione D – con l’intervento del Dott. Antonio Rotella (Vice Direttore);
  • Consorzio di Bonifica Renana – Azione C – con l’intervento del Ing. Marco Rigotti (Direttore dei Lavori);
  • Consorzio di Bonifica Veneto Orientale – Azioni F e D – con l’intervento del Ing. Vincenzo Artico (Direttore Tecnico)

 Ad oggi, la sottomisura 4.3 ha finanziato 45 progetti in capo a 28 beneficiari, per oltre 356 milioni di euro.

La maggior parte dei progetti prevede interventi sulle infrastrutture esistenti, intervenendo su più di 1200 km di rete, di cui oltre 1000 km interessate da interventi di adeguamento e riconversione finalizzati a diminuire le perdite e a contribuire alla maggiore efficienza della rete idrica. L’efficientamento delle reti e dell’uso dell’acqua è stato conseguito anche mediante l’installazione di 101 misuratori al prelievo, più di 11 mila misuratori alla distribuzione e più di 6 mila sistemi di telecontrollo, per la misurazione dei volumi irrigui, in adempimento al Decreto Mipaaf del 31 luglio 2015 recante “Approvazione delle linee guida per la regolamentazione da parte delle Regioni delle modalità di quantificazione dei volumi idrici ad uso irriguo”. 

Questi interventi, una volta a regime, permetteranno un risparmio idrico potenziale stimato in circa 235 milioni di metri cubi per ogni stagione irrigua, di cui il 68% (circa 161 milioni di metri cubi) ottenuto tramite la riduzione delle perdite dalle reti irrigue.

Tali volumi idrici sono destinati, per la maggior parte, a rimanere nei corsi d’acqua e a garantire un migliore approvvigionamento delle aree già irrigate (soprattutto nei periodi di scarsità idrica). Inoltre, per gli interventi che prelevano da corpi idrici in condizioni di criticità ambientali, garantiranno riduzione effettiva del prelievo d’acqua pari a circa 37 milioni di metri cubi, contribuendo agli obiettivi di tutela stabiliti dalla Direttiva Quadro Acque (Direttiva 2000/60/CE) e agli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030.

In termini di efficientamento delle aree irrigate, poi, la sottomisura 4.3 inciderà su di una superficie di oltre 546.000 ettari, corrispondente al 18% circa della superficie nazionale attrezzata per l’irrigazione.

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