SOTTOMISURA 10.2: gli obiettivi raggiunti che contribuiranno, tra l’altro, a limitare la consanguineità e migliorare geneticamente le razze animali di interesse zootecnico
La sottomisura ha permesso di realizzare, per ora, oltre 280.000 caratterizzazioni fenotipiche e 110.000 caratterizzazioni genetiche ed elaborare 130 nuovi indici genetici
L’Italia è un paese ricco in biodiversità. In particolare, la biodiversità animale di interesse zootecnico rappresenta un bene prezioso da caratterizzare, salvaguardare, valorizzare e migliorare.
È in questo contesto e con tali obiettivi che si inserisce la sottomisura 10.2 del PSRN 2014-2022, cofinanziata dall’Unione Europea tramite il Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR). La sottomisura, attuata attraverso l’emanazione di due Avvisi pubblici, infatti, prevede azioni finalizzate alla caratterizzazione, miglioramento e salvaguardia delle risorse genetiche animali di interesse zootecnico, nonché l’elaborazione di nuovi indici genetici in tema di benessere animale, riduzione dell’impatto ambientale, miglioramento dell’efficienza riproduttiva e salvaguardia della biodiversità, consultabili anche nella banca dati realizzata nell’ambito della sottomisura 16.2 ad essa complementare.
Possiamo, quindi, iniziare a tirare le somme sui principali risultati finora ottenuti grazie alle azioni messe in campo dalla sottomisura. Tali dati sono in continuo incremento, essendo ancora in fase di svolgimento le attività progettuali finanziate con il secondo avviso pubblico.
Relativamente alle attività di caratterizzazione fenotipica e genetica:
- sono state effettuate oltre 280.000 caratterizzazioni fenotipiche e 110.000 caratterizzazioni genetiche su 158 razze animali afferenti ai 9 comparti zootecnici ammessi a contributo;
- il numero delle razze animali di interesse zootecnico coinvolto nei progetti rappresenta oltre il 50% della biodiversità zootecnica italiana.
In particolare, attraverso le analisi di caratterizzazione genetica e genomica effettuate sulle razze coinvolte, è stato possibile:
- valutare lo stato della biodiversità in una popolazione e tra popolazioni;
- mettere a punto piani di accoppiamento finalizzati;
- stimare i valori riproduttivi degli animali (indici genetici e genomici);
- selezionare nuovi caratteri richiesti per soddisfare le esigenze di sostenibilità ed economicità dei sistemi produttivi (nell’interesse dei consumatori e dell’ambiente) e diagnosticare ed eradicare geni dannosi (es. malattie genetiche).
La caratterizzazione fenotipica, che prevede la raccolta di dati relativi al Body Condition Score (BCS), somatici, biometrici, tare e difetti degli animali ad interesse zootecnico, ha permesso, poi, di raccogliere informazioni utili per la valorizzazione e conservazione soprattutto delle razze a limitata diffusione, per le quali si hanno ancora informazioni carenti.
Oltre 130 sono i nuovi indici genetici elaborati e pubblicati per finalità relative al benessere animale, efficienza riproduttiva degli animali, riduzione dell’impatto ambientale e salvaguardia della biodiversità.
Infine, 323 sono stati gli articoli a carattere sia scientifico che divulgativo e 113 le schede tecniche di caratterizzazione pubblicate sui siti istituzionali dei beneficiari dedicate alle razze a limitata diffusione coinvolte nei progetti, riportanti, oltre a una breve descrizione della razza, diverse informazioni relative alla caratterizzazione fenotipica, genetica, inbreeding, piani di accoppiamento ecc.
La sottomisura contribuisce pertanto a promuovere un sistema allevatoriale verso processi produttivi più sostenibili, più attenti al benessere animale, alla riduzione dell’impatto ambientale e alla salvaguardia della biodiversità.